MILANO

Prospettiva per il mercato delle locazioni

In un contratto di locazione di oggi, il canone può addirittura risultare inferiore del 30% rispetto a cinque anni fa. La crisi economica ha influenzato in modo rilevante anche il mercato immobiliare relativo alle locazioni; fatto che si evince anche dall’ultimo confronto elaborato da Nomisma, che mostra perdite in termini reali, soprattutto nei maggiori capoluoghi di regione come Milano, che ha registrato un calo del 17,5%.

Nonostante la crisi e la conseguente diminuzione dei canoni, il mercato delle locazioni sta ripartendo, in particolar modo a Milano, registrando indici più che positivi (circa 5%). Motivi di questa ripartenza sono una diminuzione dell’offerta e una migliore qualità della stessa.

La scelta di ricorrere al contratto di locazione è sempre più frequente, soprattutto perché cambiano le motivazioni per la ricerca di case in affitto legate a scuola, lavoro e famiglia. E’ proprio da Milano che si registra questo cambiamento, cioè il ricorso ai contratti di locazione piuttosto che acquistare direttamente l’immobile.

Recenti studi hanno dimostrato che a questo aumento di domanda e elasticizzazione della stessa, non corrisponde un’ eguale offerta da parte dei proprietari e gli immobili destinati alla locazione sono diminuiti negli ultimi dodici mesi di circa il 9% con una crescita dei prezzi dei canoni positiva del 3%.

Le richieste dei proprietari sono in continuo aumento in tutta Milano, come nelle zone Forlanini, Centro Storico, Famagosta-Barona, aumentano le locazioni alle quali consegue un incremento esponenziale dei prezzi dei canoni.

Le tipologie di abitazioni più richieste sono i bilocali e i trilocali.

Si può capire che questa tendenza relativa ad un aumento della domanda e ad un irrigidimento dell’offerta, causa un decollo dei prezzi.

Un dato altrettanto importante è quello relativo alla situazione demografica del nostro Paese, che come sappiamo non registra crescite elevate legate a matrimoni e quindi nuove nascite e nuove famiglie. Non aumenta il numero di italiani, ma cresce quello degli stranieri, che quando vengono in Italia non lo considerano un trasferimento definitivo e potrebbero optare per la locazione piuttosto che l’acquisto dell’immobile. Stesso ragionamento vale per i giovani compresi tra i 18 e i 34 anni e per i single.

Valutando ogni aspetto affrontato, si può evincere che questa tendenza non muterà nel tempo o, comunque, tenderà a stabilizzarsi.